Pagina:Giosuè Borsi - Lettere dal fronte, 1918.djvu/125


109

artiglierie, ti racconterò questo fatto avvenuto qua ieri mattinai Durante un vano controattacco degli Austriaci per tentare di riprendere un paese conquistato dai nostri l’altro ieri, due disertori, col coraggio della disperazione, si sono slanciati con le braccia in alto verso le nostre file, per arrendersi. Scampati per miracolo ai colpi rabbiosi dei loro, allibiti, tremanti, esterrefatti, ci hanno raccontato che le loro trincee sono sconvolte e ricolme di cadaveri, e che al nostro fuoco è impossibile resistere od opporre il minimo riparo. Invece anche stamani nella mia sinistra son cadute parecchie diecine di granate austriache, di cui la maggior parte non sono esplose e di cui nessuna ha colto il segno. Per darti un’idea della disinvoltura dei nostri, ti basti dire che l’altra notte durante un bombardamento organizzarono un’animatissima caccia a un maiale scappato, di cui ho poi assaggiato una braciolina squisita. Che ne dici? Un bel bacione del tuo

Giosuè.