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dici sul libro del padre Cantini. Salutalo, saluta il Canonico, il buon Alessi, tutti gli amici. E di Campana? Abbiti un miliardo di baci.

Giosuè.


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24 ottobre 1915.


Mia cara mamma,

da quando son tornato in prima linea e m trovo in piena avanzata, passo di meraviglia in meraviglia, vedendo come combatte l’esercito italiano, con che energia, con che pazienza, con che tenacia, con che slancio e soprattutto con che formidabile efficacia. T’ho, già accennato ai prodigi delle nostre artiglierie, ma è impossibile darti un’idea della loro potenza titanica e della loro precisione inesorabile. Un nostro bombardamento è uno spettacolo indimenticabile, e dà l’idea d’un cataclisma. Le trincee avversarie sono ridotte a mucchi di macerie informi, e i nemici si vedono scagliati in aria come fuscelli. Anche i nostri aviatori sono d’un’audacia e d’una bravura da far fre-