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giorni, ma in ogni modo sta’ tranquilla, sii forte, e prega per noi e per l’Italia, impavida come sei sempre stata, serena come mi sento io.

T’abbraccio con tutta l’anima. Quando scrivi a Gino, mandagli un bacione da parte mia. Ricordami agli amici.

Giosuè.

Giorgio è rimasto indietro, perchè non sta bene in salute.

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19 ottobre 1915.


Cara mamma,

oggi leviamo ancora il campo per avanzare, mentre intanto da ieri è incominciata una formidabile preparazione delle nostre artiglierie. Ieri abbiamo veduto un monte in possesso del nemico, crivellato di colpi e fumigante come un budino levato dal forno allora. Chissà se domani avrò tempo di scriverti, perchè si vive ogni giorno senza sapere nulla di quello che ci accadrà il giorno dopo. Continua, ti prego, a stare tranquilla e fiduciosa, perchè tutto va benone, siamo tutti pieni d’allegria, di vigore, di ardore. Ne avrò delle cose da raccontarti