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su prediche. Mi vogliono molto bene, e sono bravissimi ragazzi. Stamani li ho condotti a fare il bucato al fiume. Ho un plotone esemplare, dove conosco tutti a uno a uno. Ti bacio e ti bacio interminabilmente, e ti adoro ogni giorno di più.

Giosuè


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10 ottobre 1915.


Mamma mia,

non ti mettere in testa che io faccia una vita disagiata e sacrificata. Neanche per sogno. Faccio una vita all’aria aperta, molto attiva e molto sana. La pioggia non dà gran noia. Il freddo non si sente ancora. Ora abbiamo un periodo di tempo splendido e di sole. Mangio copiosamente e bene. Non mi manca nulla, all’infuori del tempo per intrattenermi con te come vorrei. Aspetta a mandarmi pellicce e roba di lana, che m’ingombrerebbero inutilmente, almeno per ora. Aspetta alla fine di novembre.

Delle tue lettere me ne arriva appena poco più della metà, e qualche volta con gran ri-