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Spediscimi subito un coltello da campo con cavatappi, apriscatole, punteruolo, ecc., che troverai in piazza del Duomo, di faccia a S. Giovanni. Il mio l’ho perduto.

Sto benone, ti adoro, non penso che a te. Baci infiniti, baci tenerissimi e ardenti dal tuo

Giosuè.


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9 ottobre 1915.


Mamma cara,

prima di tutto non mi spedire il coltello che ti chiesi ieri, perchè l’ho ritrovato stamattina. Poi scusami se ti scrivo sempre queste frettolose e laconiche cartoline, mentre avrei un numero sterminato di cose da dirti e da raccontarti. Ma che vuoi! Il tempo mi manca assolutamente, perchè abbiamo un immenso da fare dalla mattina alla sera, specialmente in questo periodo. Si stava molto più in pace quando eravamo in prima linea. Del resto non c’è nulla di nuovo. Ieri un aeroplano ci gettò due bombe perfettamente innocue. Sto sempre tra i miei soldatini, ai quali faccio prediche