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i calzini a Gaspari Nicola, che è tutto felice, e ti manda mille benedizioni. La lettera apparsa sul giornale ha riempito di beatitudine lui e Gaforelli. L’hanno fatta leggere a tutto il battaglione, e Gaspari la manderà al curato del suo paese. Quando ne verrà qualche altra, ricordati di farne spedire qualche copia di più. Qui continuo a stare bene, e la sola cosa che mi duole è che si rimanga troppo tempo nell’inazione. Intanto il nostro reggimento si rifornisce di tutto con vera generosità, e alla ripresa avremo dei soldati stupendamente equipaggiati. Se tu vedessi che scene di distribuzioni! Sembrano tanti bambini.

Mandami presto dei calzini di lana un po’ grossa, per me. Ogni tanto spediscimi una scatoletta di cioccolata del Rivoire, come quella che spedivano a Giorgio le signorine Mazzinghi.

Di’ a tutti che la vittoria è certa, che siamo fortissimi, che Cadorna è un gran genio, pieno d’energia e magnanimo. Abbracci e baci senza misura dal tuo

Giosuè.