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La salita al bosco.
L’ultima età del baco è quella durante la quale avviene il massimo consumo di foglia; da questo e dalla sua qualità dipenderà l’accumulo della sostanza serigena nella glandola della seta.
È questo il periodo nel quale più viva ed attenta deve essere l’opera del bachicultore nell’applicare i precetti più volte ricordati.
A 6-8 giorni dalla quarta muta il baco si considera maturo; il suo corpo prende una tinta giallastra semitrasparente; egli cessa di mangiare, e va cercando un luogo ove poter compiere la sua trasformazione da larva a crisalide entro il bozzolo che si filerà; e prima di dar principio alla sua temporanea prigione egli vuoterà il proprio intestino di tutti i residui della alimentazione che ancora lo ingombrano.
Se fu sempre utile il tenere i bachi radi, tanto più lo è in questo periodo in cui non solo le funzioni tutte dei bachi (respirazione, nutrizione, ecc.) sono rese più intense; ma in cui bachi troppo fitti possono facilmente macchiare — vuotando il proprio intestino — i bozzoli già iniziati, ed in cui i bachi potrebbero più facilmente essere condotti a filare i bozzoli