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ventilazione in ambiente a temperatura adatta poi. Ciò premesso aggiungiamo, anche per esperienza nostra, che buonissimi risultati offre l’uso della calce viva polverizzata e sparsa copiosamente ed uniformemente sui bachi con un setaccio prima della somministrazione del pasto.

Vi è chi usa la calce sfiorita riducendo per lo meno di parecchio l’efficacia dell’operazione. La calce sfiorita ha già assorbito l’acqua dall’aria ambiente; mentre la calce viva ridotta in polvere, la sottrae al letto col quale viene in contatto e lo mantiene così più asciutto. Inoltre impedisce il contatto dei bachi sani con il liquido carico di germi infettanti emesso dai bachi malati (flaccidezza) e ricoprendo questi più facilmente li sottrae alla possibilità di passare per contatto la loro infezione ai sani.

L’uso della calce viva in polvere è particolarmente indicato nelle giornate dell’allevamento, che diremo critiche per l’afa, l’umidità‚ bassa temperatura e quando il letto si sia eccessivamente alzato; è quindi nelle ultime età che conviene farne più largo uso.

Il baco sano, al ricevere nuova foglia, passa subito su di questa senza aver avuto nocumento alcuno dalla calce.