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rendere irrespirabile l’aria al bachicultore ed ai bachi stessi. Una disinfezione blanda non è una disinfezione, e dubitiamo assai che possa anche valere ad attenuare lo sviluppo di fermenti, muffe o batteri nei letti, ambiente nel quale l’elemento disinfettante difficilmente e lentamente penetra.
Chi volesse ricorrere a questa pratica potrà disporre sulla stufa una ciotola aperta contenente soluzione acquosa di formalina, per modo che il calore moderato della stufa determini un graduale sviluppo di aldeide formica allo stato gassoso.
Il prof. Tognato ha sperimentato per due anni la irrorazione, praticata direttamente sui bachi, con acqua e lisoformio al 2-4 per cento. Dubitiamo che la pratica, eseguita da persone meno esperte, possa dare spiacevoli sorprese per la eccessiva umidità che accumula nell’ambiente e per l’abbassamento di temperatura che l’evaporazione determinerà sul corpo dei bachi.
L’uso della calce.
Ripetiamo ancora una volta che base di un buon allevamento è una vera disinfezione praticata prima di cominciarlo; ed una ben regolata