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Il castello.
Il castello ad intelaiatura verticale può avere i graticci fissi o mobili. Esso risulta da quattro robusti travi che si dispongono verticalmente in corrispondenza delle testate dei graticci e che sono collegati fra loro da traverse due a due. Su queste traverse poggiano le testate dei graticci che in tal caso sono inamovibili. Se per contro nei travi del castello sono praticati dei fori per i quali passino dei cavicchi, su di questi poggiano le testate dei graticci e spostando i cavicchi nei fori è possibile abbassare od alzare i graticci.
Nel primo caso la distribuzione della foglia ed il cambio dei letti richiedono l’uso di una scala per operare sui graticci più elevati; nel secondo, potendosi raccostare i graticci fra loro tanto da appoggiare l’uno sull’altro, il lavoro si fa più comodamente da terra.
In parte del Veneto e qua e là in altre zone d’Italia, i bachi sono passati — dopo la quarta muta — sui cavalloni friulani.
Di questi speciali attrezzi di allevamento diremo parlando degli allevamenti economici.