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quantità necessaria a mantenere i bachi sino allo assopimento successivo alla terza età. Ciò permetterebbe di metter mano più tardi alla foglia domestica, con il doppio vantaggio di averne maggior resa per le età del maggior consumo e di poterla usare più fatta o più matura, somministrando al baco un cibo per lui più confacente.

Nella prima e seconda età la foglia verrà data trinciata, per agevolarne il consumo e si avrà cura — come sempre del resto — di darne in piccola quantità per ogni pasto; ma in numerosi pasti nelle 24 ore al fine di porre i bachi nelle condizioni di consumarla il più completamente possibile, evitando di sprecarla nei sempre pericolosi letti.

Vi è tendenza, da parte del bachicultore, di ridurre il numero dei pasti per realizzare una economia di lavoro. Di fronte a questa minima economia sta il maggiore spreco di foglia con il conseguente sopraelevarsi dei letti.

Il numero dei pasti deve essere maggiore, anche in ragione della minor quantità di foglia che volta per volta il baco richiede, nella prima e seconda età, quando la foglia si dà trinciata; e maggiore nuovamente nell’ultima età quando la voracità del baco è massima.