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e con la terza giornata la schiusa deve essere ultimata. Se ciò non fosse, sarebbe segno che la temperatura degli ultimi giorni fu tenuta troppo bassa.
I bacolini, appena schiusi, tendono a cercare il cibo e si spargono con facilità somma da telaino a telaino per tutta l’incubatrice.
Vi è chi ha proposto di porre il seme entro telaini a sacchetto di garza tanto fitta, da impedire la loro uscita, ciò che condurrebbe a non somministrare pasti anticipati ai primi usciti e ad assicurare una maggiore eguaglianza di allevamento nei bachi.
Ma i pratici notano che il digiuno prolungato fino a tre giorni indebolisce il baco e preferiscono somministrare foglia sin dal principio, salvo in seguito intensificare i pasti per i bachi più a dietro, e renderli meno copiosi per i più precoci.
In tal caso sulla garza del telaino si dispone o poca foglia (trinciata) di gelso o qualche foglia di finocchio. Sull’una come sull’altra i bachi si raccolgono rapidamente e facilmente possono così venire trasportati fuori dell’incubatrice entro ceste a sponde basse, che saranno tenute in camera ben riscaldata, ed entro alle quali l’allevamento vero e proprio avrà principio.