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consiglino di prolungare il periodo della incubazione. Ciò può tanto più facilmente ottenersi se nell’inizio si saranno adottati periodi prolungati a temperature non elevate.

Qualora la temperatura della incubatrice si elevasse oltre il previsto, si ricordi che è minor male mantenerla al grado raggiunto, che non il riportarla a gradi minori. Va da sè che se la temperatura ambiente si elevasse — per buon andamento della stagione — oltre il limite al quale l’incubatrice dovrebbe giungere, si dovrebbe spegnere la fiammella di riscaldamento nelle ore diurne, per riaccenderla nelle ore notturne.

L’incubatrice non richiede particolari difficili cure; ma esige continua attenzione da parte del bachicultore, attenzione che è larghissimamente compensata dalle migliori condizioni nelle quali poi si svolgerà l’allevamento dei bachi.

Quando molto numerose siano le partite di seme da incubare, il sorvegliare le numerose incubatrici nelle quali dovrebbero venire suddivise richiederebbe soverchio lavoro ed allora il seme, sempre disteso su appositi telaini, viene distribuito su graticci contenuti in una camera riscaldata, con le stesse norme e cautele con le quali si governano le incubatrici. Questa camera prende il nome di camera d’incubazione.