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La coltivazione dei gelseti nani specializzati permette di giungere dopo solo due anni ad avere foglia per i bachi; vi è quindi la rapida valorizzazione del capitale anticipato.

Permette di raccogliere 100 quintali di foglia ad ettaro; quanta cioè ne occorre per mantenere all’incirca 10 oncie di seme bachi.

Permette di utilizzare ripe, relitti, gerbidi, appezzamenti di terreno che non sarebbero altrimenti meglio goduti.

Permette ai viticultori (preoccupati dalla diffusione della filossera e dubbiosi se sia consigliabile ricostruire tutto il vigneto distrutto) di utilizzare molti terreni, già a vigneti, e che non si prestano ad essere passati a campo.

Tutto ciò proprio in quelle zone collinari o pedemontane, nelle quali le condizioni di ambiente sono particolarmente favorevoli alla buona riuscita del baco.


II. — Il baco da seta.


L’ovo.


Il baco da seta, nel suo più caratteristico aspetto, è lo stato larvale di un insetto che, adulto, facilmente si riconosce appartenere all’ordine dei lepidotteri o farfalle.