Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/71

che a disperdere l’acquistato, tale essendo la sorte di ogni mutazione che non abbia radici proprie. Il Rinnovamento, essendo europeo, non potrá avere nello stesso grado l’ impronta patria; tuttavia dovrá studiarsi di serbarla al possibile, toccando al genio italico di temperare le vivacitá nocive a cui trascorrono gli oltramontani, e impedire che la filosofia non sia empia, la libertá licenziosa, l’eguaglianza livellatrice, la democrazia demagogica, la dittatura violenta e crudele, e che l’economia traligni in comuniSmo o in altre chimere di certo danno e d’impossibile riuscimento.

La scienza civile non sarebbe nazionale se in vece di essere una scuola patria fosse una setta, perché le sètte hanno questo di proprio: che sono parziali e dipendono piú o meno da un individuo. La scuola italiana non dee reggersi a principe né giurare nelle parole di alcun maestro, ma a guisa di una repubblica teocratica avere a capo Iddio solamente d). Altrimenti non sarebbe libera né esprimerebbe il comun senso e il genio della nazione. Tuttavia ella ha d’uopo di un principio che la informi, di una guida che la regga, di un concetto che la fecondi; altrimenti non avrebbe unitá e non sarebbe una scuola ma una lizza e una giostra. Or qual può essere questo principio unificativo se non il genio nazionale medesimo? Ma questo non potendo far tale ufficio se non si converte in idea, il problema si riduce a trovare una formola dottrinale che esprima il vero carattere dell’ingegno italiano e sia insieme atta a partorire la scienza. Egli è chiaro che la scienza uscita da questa fonte sará italiana, avendo per principio una formola che s’ immedesimi colla nostra indole e sia quasi la naturale espressione di essa. La qual formola perciò appunto sará antica e nuova nello stesso tempo, radicandosi nelle tradizioni e rivelandosi come germe di perfezionamenti. Come antica, avrá il marchio immutabile del genio patrio; come nuova, sará l’anima motrice de’ suoi progressi. E mediante la sua scòrta, eccovi che la

(1) lo ho protestato formalmente negli Errori e nel Gesuita moderno contro l’intenzione di voler fondare una scuola o setta.

V. Gioberti, Del rinnovamento civile d’ Italia - ili. 5

(