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del giorno senza prendere una deliberazione. La Camera ha inteso le spiegazioni date dai ministri che sono al banco ministeriale: io credo che sarebbe conveniente di dichiarare che la Camera, udite le spiegazioni date dai ministri restanti, dichiarasse che essi hanno molto bene interpretato il voto del paese, che hanno molto bene meritato della patria. In secondo luogo, udite le spiegazioni date dal ministro della guerra, risultando dalle spiegazioni che l’ex-presidente del Consiglio ha fatto a meno di consultare i suoi colleghi intorno ad una questione di massima importanza, per conseguenza io credo che abbia voluto versare sopra gli altri suoi colleghi {rumori) la responsabilitá de’ suoi atti : proporrei che la Camera lo mettesse in istato di accusa {vivi segni di disapprovazione).

Gioberti. Il preopinante mi accusa di aver preso le deliberazioni di cui si parlava ad insaputa e, per conseguenza, contro il volere de’ miei onorandi colleghi. Anche su questo punto io sarò laconico e contenterommi di una sola osservazione. Quando si trattò di deliberare sul punto accennato, la maggioritá del Consiglio dei ministri fu del mio parere, ed uno dei membri di esso ebbe parte di spettatore e di uditore a tutti gli apparecchi del negozio. Quando poi si venne al punto dell’esecuzione, tutti i miei colleghi dissentirono da me; e per conseguenza, essendo impegnato nell’esecuzione medesima, dovetti, per principio di onore e secondo le regole delle monarchie costituzionali, rassegnare la mia carica nelle mani del principe.

Io affermo adunque che la misura da me proposta fu approvata dalla maggioritá dei miei colleghi. Io l’attesto sull’onor mio, e dichiaro (non crediate, o signori, che io voglia fare un’applicazione personale della parola di cui mi servo), e dichiaro che chiunque asserisca il contrario è un mentitore {rinnovi e segni di disapprovazione).

Sineo, ministro di grazia e giustizia. Domando la parola.

Rattazzi, ministro dell’interno. La chiusura è stata appoggiata, dimodoché io credo che si debba mettere ai voti.

Molte voci. Ai voti! ai voti!

Presidente. La chiusura deve essere appoggiata; ma siccome vi è ancora chi chiede la parola contro della medesima, io non posso negarla a termini del regolamento.

La parola è al ministro di grazia e giustizia.

Sineo, ministro di grazia e giustizia. I termini di cui si è servito