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documenti e schiarimenti |
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e moderatissimi; e tutti mi risposero d’accordo ch’era vano lo sperare migliori condizioni all’Italia finché c’erano i gesuiti.
«Se i gesuiti non potevano essere tirati verso il movimento italiano, senza dubbio potevano non aversi nemici, almeno non cosi accaniti e cosi possenti nemici»1. Il signor Gualterio non conosce i gesuiti. La libertá e la civiltá essendo la loro rovina, i padri avrebbero fatto in ogni caso tutto il loro potere per impedirne l’introduzione in Italia, e specialmente in Roma, che è il centro della loro potenza. L’opposizione loro sarebbe stata forse piú ipocrita, e quindi tanto piú nociva. — «L’esempio del Belgio potrebbe confortare questo concetto, e quanto accadde in Sicilia giustificherebbe pienamente il mio asserto»2. Nel Belgio la causa della libertá è, come in Irlanda, accidentalmente congiunta con quella del clero cattolico; e la Compagnia è costretta a tollerarvi gli ordini liberi, perché il potere che ci possiede ebbe origine dalla rivoluzione che gl’ introdusse. Il contrario avea luogo in Italia. E tuttavia anche nel Belgio gl’influssi gesuitici nocquero e nocciono ai progressi civili. L’esempio di Sicilia conferma la mia sentenza, poiché i gesuiti non ci avrebbero fatto mostra di liberali senza il loro sfratto dall’altra Italia. La paura di perdere quell’ultimo asilo li costrinse a mutar tenore; laonde l’ipocrisia politica dei padri nell’isola nacque dagli effetti della mia polemica nella penisola. Né tale ipocrisia sarebbe durata, come non durò in Francia. L’esempio di questa è tale che toglie ogni replica, e mostra quale sarebbe stato l’esito del Risorgimento italiano (ancorché non fosse mancato per altre cause) se i gesuiti non si scacciavano. Nei principi del quarantotto i padri e tutti i loro creati, chercuti e senza chierica, applaudirono alla nascente repubblica. Ma fin d’allora cominciarono contro di essa una guerra sorda e insidiosa, che poscia divenne aperta e ha ridotta la Francia a essere sotto forma di libertá uno dei paesi piú servi di Europa. Chi non vede che per l’ Italia, posta in condizioni di gran lunga men favorevoli al vivere libero, il morbo che affligge la Francia sarebbe stato la morte? I gesuiti amici sono mille volte piú pericolosi e temibili che nemici.
«Il Gioberti apparve andar dietro agli esagerati ed ai romanzieri. Niuno ha dimenticato che in quel tempo il partito radicale
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V. Gioberti, Del rinnovamento civile dell'Italia - iii. |
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- ↑ Gualterio, loc. cit., pp. 67, 68, nota.
- ↑ Ibid., p. 68, nota.