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menomamente a cuore la sicurezza e la dignitá della Francia. Uscirne e impedire che altri v’entri è quanto mettere i cittadini in rivolta e il papa in fuga, il quale non può reggersi come principe assoluto se non col braccio de’ forestieri. Mantenervi la guarnigione francese diverrá cosa impossibile quando gli ordini popolari di Francia non saranno piú alle mani dei loro nemici. Come tosto sorgano un consesso e un governo sinceramente repubblicani, essi dovranno disfar l’operato, cancellare la solenne ingiustizia, soddisfare alla pubblica coscienza e al nazionale onor della Francia, indegnamente offeso in quello della penisola. E ancorché i nuovi reggenti noi volessero, vi sarebbero costretti dall’opinione universale, impossibile a vincere. Ma siccome non si può disfare un ordine politico senza rifarlo, egli è chiaro che la Francia sará sforzata a costituire i domini ecclesiastici in un modo o in un altro e a difendere i nuovi statuti ; e stante che in fatto di autonomia tanto vale la parte quanto il tutto, e che per la postura centrale e la santitá della religione Roma colle sue dipendenze è la prima importanza d’Italia, la repubblica francese sará arbitra delle cose nostre. Cosi la funesta spedizione e il presidio gallico sono un addentellato che si trae dietro l’egemonia futura di un potente forestiero in Italia, con grave danno anzi con certa rovina del civile decoro e dell’autonomia patria. Il Piemonte, che vide tranquillo nel quarantanove la brutta violazione del giure italiano senza osar proferire una sillaba di richiamo e che prima scagliava via come un peso incomodo la verga egemonica, non previde che verrebbe un giorno in cui bramerebbe di ricuperarla per salvare la libertá e il principato; ma non potria farlo senza difficoltá somma, avendo per rivale una repubblica straniera, tremenda d’armi, d’influssi, di clientele e accampata fatalmente nel cuore della penisola.

Quanto alle vie che la Francia potrá eleggere per riordinare l’Italia del centro, io non ne veggo se non tre, cioè la restituzione dello statuto, o la fondazione di un principato laicale, o il ristabilimento della repubblica. Il primo partito è il piú difficile a eseguire, atteso la pertinacia del pontefice e dei prelati : giacché quello, per error d’intelletto e scrupolo di coscienza,