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si noti come la diversitá dei tempi e degli aggiunti dee suggerire diversi consigli e variare i pareri di chi ha il senso pratico e l’istinto della realtá. Il moto del Risorgimento essendo monarchico per natura e dovendo serbarsi tale per non rovinare, Carlo Alberto avrebbe fatto bene a bandirsi fin da principio re dei lombardoveneti, e il lasciar le cose in pendente fu un tratto cavalleresco ma sconsigliato ed inopportuno. Ora all’incontro la fede nei principi è scemata, la monarchia avvilita, la parte repubblicana cresciuta in Italia ed in tutta Europa; onde che non è piú possibile il riuscire senza riconoscerla e venir seco a patti. Quando essa sia per prevalere universalmente, le proteste, le clausule, le convenzioni non avranno la menoma efficacia per salvare il regno e non serviranno che a disonorarlo e affrettarne la caduta. E però nel modo che quei repubblicani, i quali contro i portati del tempo si ostinassero a voler la forma popolare posponendole il riscatto d’ Italia, si chiarirebbero per lancie occulte dell’Austria ovvero per forsennati; la stessa nota toccherebbe a quei municipali, che facessero dell’egemonia una condizione di regno e immolassero la salute d’ Italia a una forma di reggimento.

Ho detto essere l’egemonia piemontese, se non assolutamente richiesta, almeno opportuna e migliore di ogni altro ripiego a salvar l’Italia e ancor piú necessaria a preservare la monarchia piemontese dalla ruina. Il che è evidente nel caso che avvenga una di quelle rivoluzioni universali che agevolano le opere straordinarie; perché se l’insegna dell’unitá italica non fosse inalberata dal re sardo, ella cadrebbe in mano e darebbe una forza irrepugnabile a’ suoi nemici. Ma la stessa necessitá milita eziandio nel caso di commozioni men gravi; e ciò per una ragione di cui non ho ancora fatto parola. La spedizione romana ha posto la Francia in un gravissimo impaccio, che né il papa né il governo francese né gli Stati d’ Italia e del settentrione subodorarono nel chiederla, nel farla e nel promuoverla, ma che ora è visibile a tutto il mondo. Ritirare da Roma i propri soldati e lasciar che gli austriaci succedano in luogo loro non è partito da porre in deliberazione, chi abbia