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coloro che reggerebbero la Francia verrebbero signoreggiati e rapiti dall’ impeto universale. L’Inghilterra, unico rifugio della libertá in tal caso, saria debole di fuori né potrebbe affatto sottrarsi alla piena, e la parte aristocratica probabilmente ci riavrebbe per qualche spazio il maneggio delle cose. Veggano dunque gli amatori di libertá quanto abbiano da vagheggiar cotal esito e rallegrarsene dove succeda. Né i conservatori illiberali ne starebbero meglio, perché il trionfo non saria lungo e darebbe luogo allo sterminio. Il principato non ha piú radice in Francia; e se non è democratico, non può piú allignare durevolmente in alcuna parte del mondo civile. Ora come potria esser tale, nascendo dal regresso e trovandosi infeudato e stretto per ragione di origine e di sicurezza alla nuova Santa alleanza e a quanto si trova di piú rancido e barbaro in Europa? come potrebbe non solo procurare la libertá, ma provvedere all’ingegno, alle plebi e alle nazioni, che sono i tre bisogni supremi del secolo? Ora qual governo trascura al di d’oggi queste tre cose, forza è che perisca. Coloro adunque, i quali per quietare il mondo vorrebbero restituire il regno in Francia, non se ne intendono; ché in vece di ovviare a nuove rivoluzioni e spegnere l’idea repubblicana, renderebbero quelle inevitabili, questa piú gagliarda, piú invitta, piú viva.

Il dilemma di Napoleone è dunque inesatto se si discorre dell’esito definitivo, poiché la Russia vincitrice sarebbe vinta dalla civiltá e l’Europa anche in questo caso non sarebbe cosacca ma democratica. Dico «democratica» e non repubblicana, affinché la forinola del Buonaparte esprima una legge e non un accidente. Le leggi derivano dagli ordini immutabili di natura, gli accidenti dall’arbitrio umano, e quindi sottostanno a quelle di rilievo e di certezza. Ora la legge fatale che signoreggia l’Europa da piú secoli è la tendenza al vivere democratico, il qúaTé essendo accordabile con varie forme di governo, niuna di esse è tale che debba prevalere necessariamente in virtú della detta legge. Ché se Napoleone si appose dicendo che la Francia e l’altra Europa culta camminano verso lo Stato di popolo, se questo inviamento è ancor piú chiaro e celere al di d’oggi che