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carattere, si sublima a un grado infinito. Tanto che quel po’ di vero, che si rinviene nel moderno umanismo, è in sostanza l’alterazione del dogma fondamentale del cristianesimo.

Il lavorare sui dati di questo, appropriando all’Italia alcuna delle forme regnanti fuori di essa o creandone una nuova, è certo impresa meno ardita ma non meglio riuscibile, per la ragione giá accennata. Imperocché le mutazioni universali in opera di credenze presuppongono nelle moltitudini un grado di fede e di entusiasmo che oggi piú non si trova, perché il postulato di un ordine superiore alla natura è escluso, per dir cosi, dall’opinione dei piú e alberga solo in alcuni come un corollario o dettato delle dottrine che professano. Volgendo il secolo manifestamente a freddezza anzi indifferenza teologica, la conversione di tutto un popolo è ormai un fatto umanamente impossibile; e ogni moto religioso si ferma nell’individuo o al piú non si allarga fuori del giro angusto di una famiglia, di un comune, di una setta. I piú di coloro (si noti bene che dico «i piú» e non «tutti») che oggi rinunziano ai riti cattolici sono guidati non mica da eccesso (come Lutero) ma da difetto di spiriti mistici e di divozione; onde, dopo una breve sosta in questa o quella comunione religiosa, si rendono razionali. Né il fatto può andare altrimenti ; imperocché la credenza al sovrannaturale, non essendo piú nudrita e mantenuta dall’opinione generale e sopravvivendo solo in alcuni come insegnamento e dogma particolare, ivi dee esser piú forte dove l’insegnamento è piú autorevole e piú efficace. Tal cattolico che l’ammetteva (e forse non senza pugna e fatica) indottovi dall’autoritá della Chiesa, sottraendosi al magistero di questa, è inclinato naturalmente a rigettarla. Né all’autoritá ecclesiastica può supplire la Bibbia; imperocché il valore di essa dipendendo dall’autenticitá delle varie sue parti, dall’integritá, veritá, inspirazione e interpretazione loro, la scienza moderna ha suscitati tanti dubbi su tutti questi articoli, che le sole Scritture possono piú tosto pericolar la fede che aiutarla. Cosicché al di d’oggi la Bibbia non potendo condurre alla fede, sola la fede può far credere alla Bibbia. Ma come mai la fede può andare innanzi alla Bibbia senza la Chiesa? Chiunque