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che deriva da corruzione) sono accoste a natura, novizie, vergini, ardite, vereconde, gagliarde, vive, creatrici, magnanime, poetiche, fatidiche, come la giovinezza; ma le une e l’altra hanno poca scienza, poca esperienza, poca prudenza, predominio di senso e d’immaginativa, impeto piú che consiglio, aviditá di piaceri, intemperanza di movimenti, temeritá spensierata, presunzione, leggerezza, vanitá, incostanza. Siccome adunque per emendare questi difetti uopo è che la plebe sia informata dall’ingegno e i secoli rozzi guidati dai sacerdoti (che sono isoli ottimati e savi di quei tempi), cosi la gioventú dei di nostri non dee rifiutare la scorta della maturitá laicale e anco della vecchiezza, purché non sia scema e barbogia, ma sotto il pelo bianco l’animo vigoreggi. Per tal guisa potrete, senza smettere i rari e beati privilegi dell’etá vostra, partecipare ai pregi della virile e sovrastare al secolo in cui vi è sortito di vivere.

Il quale si parte, per cosi dire, tra la puerizia e la decrepitezza, poiché le doti di questi due periodi della vita umana oggi prevalgono e girano il mondo, né solo nelle cognizioni e nelle lettere ma eziandio nella cura e nell’ indirizzo delle cose pubbliche. Rimbambiti e decrepiti sono i municipali, fanciulli i puritani. Tenetevi lontani da queste sètte, se volete far cose grandi e lasciare un nome durevole. Aspirate al virile in ogni cosa; e per coglierlo, seguite i consigli e gli esempi dei pochi uomini che ancora si trovano, dei quali non è spento il seme; pogniamo che, affogati e quasi perduti fra la bambineria e barbogeria dominante, sia men facile il rinvenirli e farne giudizio.

A questa docilitá salutare sarete indotti dalla virtú, senza la quale tutti gli altri beni non provano e non fruttano. E la virtú consiste nel vincere se stesso, subordinando l’affetto e la fantasia alla ragione. Voi non potrete col pensiero e colle imprese signoreggiare il mondo, se non avrete acquistata la padronanza di voi medesimi. Lo spirito è intelletto e volere: se Luna di tali due potenze si educa senza l’altra, il pensiero, che consta di entrambe, riesce eunuco ed inefficace. Nell’etá nostra si trova talvolta sublimitá di mente congiunta ad un animo volgare e vilissimo; accoppiamento mostruoso e piú raro assai fra gli