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sono certuni che sotto nome di repubblica vorrebbero imitare la santa alleanza, spingendo di forza gli Stati a quelle rivoluzioni che fanno loro a proposito, imponendo una forma speciale di governo colle armi e la dittatura, postergando le nazionalitá e l’arbitrio dei popoli a un’idea preconcetta e trasferendo l’autocrazia europea da Pietroborgo a Parigi. Se per sommo infortunio questi disegni si verificassero e la demagogia prevalente rendesse impossibile l’alleanza gallosarda, non però io consiglierei a’ miei provinciali l’austriaca, pregna di danni e di rossori certissimi, ché al postutto meglio è morir solitario che convivere disonorato.

Fuori del detto presupposto, l’amistá francese è naturale, onorevole, sicura, utile c in caso di disastro meno pregiudiziale. La naturalitá delle alleanze ha una radice simile a quella delle nazioni, cioè il fatto reale delle convenienze e somiglianze, fondate nel genio, nella lingua, nella stirpe, nel territorio. Il che è ragionevole, conciossiaché le colleganze, amicando gli Stati, sono quasi un ampliamento delle nazionalitá e un sovrapponi mento di nazioni, per cui elle insieme si consertano senza scapito dell’ individuitá loro. Ora, siccome i vari popoli fra cui corre conformitá specifica di schiatta, di favella, d’indole e di paese fanno naturalmente una nazione, cosi naturale è la lega delle nazioni che hanno insieme convenienza generica di carattere, di sangue, di eloquio e vicinanza di abitazione. Italia e Francia appartengono alla famiglia delle popolazioni latine e cattoliche, e nella prima s’ infusero alcune stille di quel sangue celtico e germanico che fu temperato nella seconda dal romano legnaggio e dal baliatico della Santa Sede. Oltre la contiguitá del sito, l’affinitá del costume e dell’idioma, corre fra esse similitudine di postura: amendue littorane e a sopraccapo di un mar comune, che piti vale a congiungerle colle acque che non servono a partirle di verso terra i macigni e le nevi delle Alpi. L’unione stabile delle due patrie sará forse un giorno il nocciolo e l’apparecchio di quella colleganza piú ampia di Occidente che contrapporrá i popoli latini e meridionali del Mediterraneo, colraggiunta della normannica Bretagna, alla lega boreale e baltica