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armi attive, secondo la misura dicevole agl’intervalli di pace, si dovrá però aver l’occhio a comporre l’esercito in modo che le truppe tenute in serbo «possano in brevissimo spazio acquistare tutta l’ instruzione che si richiede per le fazioni campali» b . Su tale articolo gli ordini vigenti son difettuosi, sia pel numero scarso del servigio effettivo, sia per la lunghezza del tempo richiesto ad abilitar le riserve. Alfonso della Marmora osava appena chiedere quarantacinquemila uomini di attuale stipendio b), sapendo che i parlamenti, in cui predomina il genio curiale e borghese, sono solleciti dei materiali interessi, incuriosi dei morali; confitti nel presente, improvidi dell’avvenire e piú intendenti di economica che di milizia. Perciò le assemblee discrete debbono rapportarsene al governo, che solo può conoscere e pesare i casi, i bisogni, i pericoli prossimi o remoti e scegliere provvedimenti conformi, e merita la fiducia degli eletti del popolo, se è democratico e nazionale.

— Meglio valgono pochi soldati che troppi. — Aforismo giustissimo contro l’armata di Serse, perché in effetto i pochi e buoni provano meglio che i molti e cattivi. Ma perché non procacciare di averne molti e valenti? E senza molti e ottimi non si può condurre una grande impresa, salvo che per miracolo. Mi vergognerei di allegare la storia intorno a cosa si evidente e di contrapporre l’esempio dei gran capitani, da re Ransenne (3) sino a Federigo: non aggiungo il maresciallo, che tiene a sua posta cencinquantamila armati o in quel torno, perché se bene ci abbia disfatti due volte, non ne segue che sia gran capitano. Ma il generale Dabormida, che suol citare l’adagio, non può ignorare che per vincere il nemico bisogna emularlo; e questo forse gli spiace, perché non ama la guerra e non vuol che il Piemonte si renda italico. Altrimenti non direbbe che i soldati aventi moglie e figliuoli sieno cattivi, quando i primi soldati del mondo, cioè gli antichi romani, erano

(1) Corsi, op. cit. , p. 32.

(2) Nella tornata di cui si è fatto menzione.

(3) Tac., Ann., il, 60.