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e l’influenza della nazione, e la Francia diverrebbe cosi impotente come la Spagna. Quando vari popoli affini sono giá avvezzi alla vita libera e omogenei d’ instituzioni, l’egemonia di una cittá o di una provincia è men necessaria e può supplirvi quella di una Dieta o di un uomo insigne, come negli Stati uniti di America, dove i popoli si raccolsero intorno a un’eletta cittadina e al gran nome di Giorgio Washington. Ma in ogni caso ci vuole un centro di azione, d’indirizzo, di reggimento; il che è cosi manifesto che crederei di fare ingiuria a chi legge se insistessi maggiormente su questo proposito.

Nelle cose politiche l’esercizio di ogni potere direttivo può essere ordinario o straordinario c aver qualitá di apparecchio ovvero di compimento. Adattando questa divisione al nostro proposito, ne nascono due spezie e due periodi di egemonia, l’uno dei quali viene a essere per natura iniziale, ordinario, preparatorio, e corrisponde all’interregno italico; l’altro, straordinario e completivo, avendo il suo riscontro col Rinnovamento. Le condizioni proprie di tali due epoche possono essere variamente modificate dal corso degli eventi, imperocché l’intervallo che ci parte dalla rivoluzione avvenire può essere lungo o breve, di pochi mesi o di piú anni, secondo il tenore o l’ intreccio di quelle cause accidentali che alla sagacitá umana è tolto di preconoscere. Inoltre la mutazione può succedere in modo simultaneo e per opera di peripezie improvvise, o aver un andare piú lento e graduato; e da tali varietá fortuite e contingenze non prevedibili dipenderá la piega che la politica piemontese dovrá pigliare per adempiere l’ufficio suo. Siccome l’annoverare tutte le combinazioni casuali è cosa impossibile (e quando non fosse, vorrebbe un discorso lunghissimo), noi ci ristringeremo a poche generalitá fondate nella natura delle cose, lasciando alla discrezion di chi legge l’attemperarle al soggetto, secondo il volgere di quegli accidenti clic è dato di prefigurare come possibili o probabili. Né giá intendiamo di pretermettere affatto la considerazione di questi, in quanto essi potranno avere una parte piú eli retta e notabile nelle cose nostre; ma per non complicar di soverchio una materia giá intralciata, ci riserbiamo a parlarne nella conclusione