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opportuna se non necessaria. Ora, siccome nel Risorgimento il Piemonte ebbe Roma ecclesiastica e papale per compagna; cosi nel Rinnovamento dovrá aggiungersi Roma laicale e civile, la quale è naturalmente il centro politico, e può supplire a Napoli come foco australe della penisola. Le magnificenze, le memorie e la gloria unica della cittá antica e moderna la rendono attissima a rappresentare il principio ideale della risurrezione italica, come il Piemonte potrá operarla; che l’entusiasmo si richiede non men delle armi a redimere i popoli, e la poesia piú idonea ad accenderli è quella che nasce dai nomi, dai monumenti e dalle storie.

Torino e Roma civile potranno adunque essere i cardini principali del Rinnovamento, e in che modo debba aver luogo il loro conserto e concorso lo vedremo piú innanzi. Ma prima di procedere, mi conviene antivenire un’obbiezione dei puritani, i quali, ignari come sono della nazionalitá e de’ suoi requisiti, e vaghi di operare alla scompigliata e all’impazzata, mi fermeranno in sul limitare dicendo: — Ache prò l’egemonia? Noi non vogliamo saperne, ché la è un’astruseria da eruditi, non da politici. Una provincia non dee soprastare alle altre, e ogni maggioranza di questo genere è ingiusta ed inutile. Basta bene che ogni Stato italiano pensi a se stesso e si dia l’assetto che vuole, secondo il diritto che hanno i popoli di costituirsi b). — Ma come operando alla spicciolata possano le varie provincie liberarsi dai nemici domestici e stranieri e premunirsi contro il loro ritorno, come siano in grado di dare alla Italia essere di nazione e conformitá di statuti politici, chi ha fior di senno lo dica. Se tu lasci a ciascuno la facoltá di ordinarsi a suo talento, avrai qua il principato, lá una repubblica democratica, colá un governo di pochi; e in vece di fare un’Italia una e forte, riuscirai a un guazzabuglio di staterelli piccoli, deboli, dissoni, discordi, come quelli del secolo dodicesimo e dei seguenti. A confutare tali chimere basta l’accennarle. Tengasi per fermo che senza ege U) Questa, se il lettor si ricorda, è una delle principali ragioni per cui venne rigettato !’ intervento del Piemonte in Toscana.