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chi applica allo Stato e alla Chiesa i principi dell’evangelio. In vece di favoreggiare il culto delle speculazioni generose, se ne condannano i cultori; e la guerra mossa ai sensisti da Terenzio Mamiani non valse a salvare i suoi libri dalla censura, perché l’autore ama una libertá temperata e difese a suo rischio i diritti civili del pontefice. Proprietá bella e onorevole della Chiesa romana nei tempi addietro fu la sua imparziale e sapiente arrendevolezza verso ogni forma di reggimento, mostrandosi progressiva nel riconoscere tutti i governi di fatto, poiché il fatto ordinariamente è il progresso effettuato. Ma oggi lo spasimo del temporale le fa considerare gli Stati liberi come nemici; e temendone gl’ influssi e gli esempi, l’induce ad astiarli, infamarli, travagliarli, combatterli e macchinarne la rovina, com’ella fa in Portogallo, nel Belgio, in Francia e in Piemonte. L’intolleranza verso gl’instituti si estende agli uomini, tanto che non vi ha ornai alcun paese in cui chi è cattolico e liberale ad un tempo non possa aspettarsi d’ora in ora la persecuzione e lo smacco; di che potrei allegar molti esempi, e fra gli altri il caso brutto e recente dell’ottimo padre Solari (0. Cosi Roma, proscrivendo la moderanza in religione, in filosofia, in politica, favorisce senza volerlo gli eccessi degli eretici, dei razionali, dei demagoghi e coopera a trasporre in Italia le piante venefiche di oltremonte. Che piti? Ciascun sa quanto la curia romana sia tenera delle sue spirituali prerogative sino ad esagerarle; ma oggi la rabbia del temporale è giunta a segno che a chi lo propugna è lecito ogni cosa. Si permette a un celebre instituto di stracciare i brevi e le bolle, si comporta ai governi dispotici di Napoli, di Parma, di Vienna il manomettere i canoni e violare la libertá ecclesiastica.

Antonio Rosmini scrisse intorno alle piaghe della Chiesa un buon libro; se non che cotali piaghe son piú di «cinque», e la prima di esse è il temporale, di cui l’illustre roveretano non ha fatto menzione. Questo è l’ostacolo principale che si attraversa alle riforme disciplinari, molte delle quali tanto importano

(1) Il Risorgimento, 4 marzo 1851.