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ai principi. Cosi anche nel medio evo Roma spirituale fu grande, quando il suo temporale si riduceva piú ad un titolo che ad un dominio effettivo, e la cura delle magagne ingenerate dal regno fu opera della repubblica.

Ma il governo popolare in quei tempi rozzi e discordi non poteva aver buon assetto né lunga vita. Quindi nacque la pronta declinazione delle repubbliche italiche e in ispecie della romana, e i vani sforzi di Niccolò, di Lorenzo e di Stefano Porcari per ristorarla. I comuni sciolti e rissanti aveano mestieri del principato che a nazione li riducesse, e la nazionalitá preparata dal dominio assoluto dovea precedere la libertá. Da questa tendenza d’Italia e di Europa allo Stato regio rinacque la potestá dei pontefici, la quale ondeggiò inferma tra la corruzione avignonese e l’anarchia italiana fino al regno del Borgia. Questi fu il vero fondatore della monarchia ecclesiastica, e fece in Italia sottosopra la stessa opera dei Tudori in Inghilterra, degli Aragonesi in Napoli e in Ispagna, di Ludovico undecimo in Francia! 1 ). Per quanto l’opera sia stata civilmente utile, l’autore non è onorevole, il quale, rimettendo in vigore il dominio fondato da Carlo, rinnovò gli scandali di quelli che redato lo avevano. Giulio compiè il lavoro di Alessandro e volle aggrandire la giurisdizione romana a salute d’Italia, «con tanta piú sua laude» quanto che non intese ad «accrescere alcun privato» (*). Ma nel suo regno si vide chiaro piú che mai quanto il temporale sia dannoso allo spirituale, perché l’abuso delle cose sacre fu recato al sommo e portò i suoi frutti sotto papa Leone. Cresciute le cognizioni e rammorbidati i costumi, vieppiú offese la coscienza dei popoli il veder le indulgenze, i giubbilei, le dispensazioni, gl’interdetti, le scomuniche, e insomma tutte le grazie e pene spirituali abusate a fini secolari, anzi biechi e riprensibili; e i beni della Chiesa, che sono il patrimonio dei poveri, impiegati a saturar di comodi e di piaceri leciti ed illeciti chi per ufficio dovrebbe contentarsi del poco ed eccedere solo in

(1) Consulta Machiavelli, Dritte., 11.

(2) IbicL.

V. Gioberti, Del rinnovamento civile d’ Italia -li. iy