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parsimonia, dal pudore, in vece di conferire alla santitá del sacro ministero, ne diventa la peste, come fomite di avarizia, di scandali, di corruzione. Il concilio di Trento cercò di ovviare ai disordini e vi riuscí in parte, ma il rimedio non corrispose di gran lunga alla gravitá del morbo e alle pie intenzioni. Il che nacque dall ’essersi lasciata intatta la radice del male, cioè il dominio ecclesiastico, il quale annulla o altera le migliori leggi e muta spesso il farmaco in veleno.

E che diremo dell’amministrazione penale della giustizia? La quale onora il magistrato ma infama il chierico, ed è tanto aliena dal suo carattere che ogni partecipazione al sangue, eziandio piú remota e giustificata, rende inabile agli ordini sacri e al loro esercizio. Note sono le belle ed eloquenti parole di Biagio Pascal in questo proposito (0. Ora se il vicario di Cristo è principe assoluto, egli dovrá avere e conferire giurisdizione di sangue e di morte, stipendiare non solo giudici e criminali ma sgherri, manigoldi e carnefici. Egli fará quello che i pagani medesimi ebbero in orrore, i quali «non istimarono cosa pia che chi s’era trovato ne’ giudizi e a dar sentenza di morte ai suoi cittadini, e bene spesso ai parenti e ai famigliari, sacrificasse agl ’ iddíi ed avesse sovrana autoritá sopra le sacre amministrazioni» ( 1 2 ). O forse gli stará meglio l’arrolar soldati e far guerra? I nemici della nostra indipendenza testé dicevano che la dolcezza evangelica vieta al papa l’uso delle armi. Applicazione falsa di una massima vera, perché, non essendo men certo che ogni principe è obbligato alla difesa della nazione, si dovea conciliare un debito coll’altro. Il che si potea fare togliendo al pontefice il gius criminale e militare collo statuto e colla lega, e ai chierici ogni profana ingerenza coll’amministrazione laicale. Ma se i due poteri sono insieme confusi e il papa è principe assoluto, egli è vero il dire che ogni guerra gli è interdetta, perché, eziandio che giusta e santa in se stessa, riesce nelle sue mani empia ed iniqua. Oltre che, in tal caso si le pene civili come le armi,

(1) Lts provinciales, 14.

(2) Plut., Quaest., roni., 113.