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che erano meno avversi al dominio dei chierici. «I pontefici — dice il Guicciardini — comunemente sono mal serviti nelle cose della guerra» b): «le loro armi tagliano male»b)e, «secondo il vulgatissimo proverbio, sono infamia della milizia» (3). Ed è ragione, ché campo e santuario male si affanno; e se il Duplessis e il Della Rovere furono bravi soldati a dispetto della tiara e della porpora, non si può giá dire che queste se ne giovassero. Ora, dato che il regno, come scrive Torquato Tasso, «sia una moltitudine d’uomini che può difendersi e che basta interamente a se stessa non solo nella pace ma nella guerra, onde chi non è tale non è degno di essere chiamato re» (4); dato che governo e difesa sieno cose inseparabili e che chi è inetto all’una non possa esercitare l’altro; egli è manifesto che il papa inerme e impotente non può esser principe. Il Machiavelli diceva appunto dei pontefici: che «hanno Stati e non li difendono, hanno sudditi e non li governano» (s), e tuttavia si ostinano a regnare. E non è un obbrobrio che la cittá guerriera per eccellenza, la patria di Camillo, di Scipione e di Cesare, sia ridotta a non poter difendere, non che l’ Italia, se stessa? Né il vitupèro si ferma a Roma, non potendosi annoverare tra i benefizi e gli splendori della fede cattolica che la sede di tanti eroi e la legislatrice del mondo antico sia divenuta per opera di questa ozioso nido (e spesso corrotto) di monache e di frati. Narrasi della cittá di Osirinco (famosa nelle storie egizie per la sua divozione) che, convertita alPevangelio fosse «dentro e di fuori tutta piena e circondata di monaci, intantoché molti piú erano li monasteri e le celle de’ frati nella predetta cittade e d’intorno che l’altre case degli uomini secolari; e non solamente dentro e di fuori, ma eziandio le mura e le torri della cittá erano piene di monaci e di romiti» ( 1 2 3 4 5 6 h

(1) Stor., ix, 3.

(2) /bili., xvi, 5.

(3) Ibid., in, 12. Vedi anche ciò che dice dei presidi mal provveduti «secondo l’uso delle fortezze della Chiesa» (ibid., ix, 5).

(4) Della dignitá.

(5) Princ., 11.

(6) Cavalca, Vita dei santi padri, 1, 64.