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stenza dovrebbe toccare il colmo nel regno democratico, come quello che alla forza conservatrice della moltitudine aggiunge quella della famiglia. Ma ogni volta che la monarchia, non che immedesimarsi col popolo, gli è nemica per invecchiata usanza e fa seco assiduamente a tenzone, essa diventa nudrice di rivoluzioni continue ed è la forma di Stato piú fíussa e torbida che si ritrovi. Il che la rende poco acconcia a un’etá che, non essendo guerriera ma industriosa e trafficante, ha bisogno sopra ogni cosa di quiete e di sicurezza. Brevemente, la repubblica pare a molti unir meglio le due parti da cui risulta la perfezione della dialettica civile, cioè la stabilitá e il moto, il principio conservativo e il progressivo. Né queste sono vane astrattezze, poiché le corrobora la storia contemporanea e il riscontro del nuovo mondo coll’antico. Da quasi un secolo l’Europa monarchica è seggio di liti intestine, di tumulti sanguinosi, di vicende e rivoluzioni incessanti; mentre l’America settentrionale procede lieta e tranquilla negli ordini popolari, accoppiando insieme il progresso e la pace, che sono i due beni maggiori del vivere cittadino.

L’ultimo periodo, non ancora compiuto, della rivoluzione europea ebbe principio dall’ America, secondo la legge geografica che governa la civiltá umana. La qual legge consiste nel conserto dialettico di due moti opposti, l’uno dei quali è un corso da oriente verso occidente e l’altro un ricorso da questo a quello, come il flusso e riflusso e le contrarie correnti che portano e riportano il mare. Noi siamo l’oriente di America, che è il nostro occidente; e come l’Esperia in antico passò successivamente dall’ Epiro in Italia e da questa in Ispagna, recando seco il civile deposito simboleggiato nella vita superstite dei precessori cosi oggi, valicato l’oceano, ella si è trasferita in America, la qual è non solo la moderna Esperia ma una futura Europa piú verde e feconda della passata. Stimano alcuni eruditi che il nuovo mondo sia l’antico e che la cultura del prisco Oriente sia provenuta dal seggio primitivo della famiglia tolteca. Il concetto

(1) Consulta II buono , 7.