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358 del rinnovamento civile d'italia


benché schietto amatore del principato costituzionale in Italia, gli nocque per imperizia e gli darebbe senza avvedersene l’ultimo crollo se fosse di nuovo arbitro degli affari; medesimamente il Mazzini, tenerissimo della repubblica, ne fu sinora il maggior nemico e, se avvenga che i fatti la favoriscano, egli sará un grave ostacolo al suo stabilimento. Io raccomando queste considerazioni ai repubblicani assennati e leali, perché son sicuro di non ingannarmi e perché temo che i cosacchi non siano condotti, quando che sia, in Italia dall’uomo medesimo che ci chiamò i croati. Il credito di una parte dipende dal capo che elegge, come quello di un esercito nuovo e non assaggiato, dalla sua insegna. Il nome del Mazzini è esoso a molti da gran tempo e va ogni giorno vie piú scadendo per l’incapacitá pratica, l’esagerazione di certe dottrine, le opere di molti de’ suoi fautori, e principalmente per aver prima soprattenuto il rinascimento italiano e poi affogatolo nella cuna. Lungi dall’attribuirgli alcune brutte massime e gli eccessi di qualche suo partigiano, io credo che gli abbomini e consento volontieri a coloro che lo stimano irreprensibile fuori della vita pubblica. Ma il mondo, che giudica dalle apparenze, non procede con tal riserbo né ignora che parecchi de’ suoi fedeli levarono alle stelle il percussore di Pellegrino Rossi. Tutti sanno che egli se l’intende colle sètte piú superlative di Europa, non escluse eziandio quelle che minacciano alla proprietá dei privati e alla pubblica sicurezza; e pogniamo che non si accordi intorno al modo di edificare, cospira con esso loro a distruggere. Il che fa spavento in un uomo che a guisa dei monarchi costituzionali regna e non governa, e lasciandosi aggirare dai tristi è piú tosto coda per tal rispetto che capo della sua fazione. A tutti in fine è cònto ch’egli non è amico agli ordini cattolici e vorrebbe alterarli o mutarli; il che lo rende odioso non solo al clero ma ad una parte notabile delle popolazioni. E non piace né anco a chi screde ma è a bastanza oculato da conoscere che l’abolir le credenze non è mai utile e il trasmutarle oggidí impossibile. Aiuti il Mazzini la causa italica, ma non ne sia il capitano né l’arbitro né il bandieraio, ché la democrazia non dee adorare un uomo, e meno