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idee, nudrice del pensiero, cima dell’ingegno, è inspiratrice di virtú civile; e fra le idee, quelle di plebe e di nazione, su cui si aggira il nostro incivilimento, nacquero, crebbero, sortirono per ogni tempo fervidi cultori e difensori intrepidi benché infelici in quel paese privilegiato dalla natura e dal cielo di grandezze e di dolori, a cui gli antichi davano il nome glorioso di Magna Grecia e che gli stranieri dei dí nostri sogliono chiamare «la patria del Vico».

Come gli estremi s’intrecciano e il rigoglio esuberante pel bene sfoggia egualmente nel suo contrario, non è da meravigliare se anco in Napoli il genio della nazione abbia trovato ostacolo in quello di municipio. Francesco Bozzelli, a cui molta dottrina, un certo amore di libertá e la vita incolpabile condotta nell’esilio aveano procacciata la fiducia de’ suoi cittadini, fu il cooperatore piú efficace del Borbone nel mandare a male i princípi meglio augurati. «Fatalitá tremenda — grida il Massari: — Napoli, la terra del pensiero, la culla della metafisica italiana, la patria di Bruno, di Telesio, di Campanella, di Vico, il paese platonico per eccellenza, governato da un pastore dell’Arcadia, da un tapino e burbanzoso sensista!»1. «Il suo intelletto è fatto per isfiorare gli argomenti ai quali si rivolge, non per isviscerarli né per afferrarne l’essenza e l’intrinseco valore. I suoi studi prediletti sono le lettere arcadiche, la sua dottrina metafisica è il sensismo»2. Avendo rinunziate, «egli conterraneo e discendente di Giambattista Vico», le tradizioni nostrali della speculazione, non seppe avvisare «l’indole essenzialmente italiana del nostro Risorgimento», e quindi «gli mancarono le ali» per poggiare all’«italianitá», che siccome era stata il principio di quello, cosí doveva esserne la guardia e la norma3. Di qui provennero tutti i suoi falli; imperocché il municipalismo, versando intorno al fatto sensato ed angusto del comune e della culla, è il sensismo della politica, come il sistema contrario ne

  1. Massari, I casi di Napoli, p. 62.
  2. Ibid., p. 30.
  3. Ibid., pp. 36, 39, 40.