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libro primo - capitolo ottavo 193


Le parti sono effetto della civiltá immatura, come le scuole della scienza primaticcia e manchevole, e quasi una reliquia dell’antica barbarie, ma migliorata. Nella barbarie il conflitto è violento e si spedisce colle armi, cosicché anche oggi quando l’impeto e il fervore risvegliano nei partigiani i sensi dell’antica ferocia, si suol ricorrere ai duelli, quasi per un ritorno istintuale delle sètte alla loro origine. Ma per ordinario la pugna si esercita nel campo delle idee e dei maneggi, sostituendo il pensiero e la parola, spesso l’arte e l’astuzia, talvolta ancora i raggiri e la frode, ai colpi e alla forza; il che è certo un notabile avanzo, imperocché la lotta ridotta a questi termini, se non è pacifica né generosa in se stessa, è però meno brutale e malefica per gli effetti. E a mano a mano che la civiltá cresce, le parti si emendano: diventano piú eque e tolleranti, piú benevole e disposte agli accordi; passano dai libelli e dai conventicoli ai giornali e ai parlamenti; pigliano una forma piú regolare, piú moderata e sincera; di private e spesso clandestine diventano in un certo modo pubbliche; di nocive, utili; e si chiamano «opposizione», la quale è in politica un progresso dialettico e somiglia alla dissonanza artificiosa nella musica, alla critica e all’obbiezione nella dogmatica e polemica dottrinale. D’altra parte elle vanno scadendo d’importanza e rimettendo di forza, per guisa che se la cultura potesse, quando che sia, toccare il colmo, elle affatto si dileguerebbero. Ma siccome l’idea e la dialettica compiuta non possono raggiungersi che per modo di avvicinamento, cosí il progresso della civiltá verso le sètte consiste nel migliorarle, rivolgendole sempre piú al bene e rendendole meno attuose pel male.

Prima di esporre le ragioni e i torti, i pregi e i difetti delle sètte odierne d’Italia, e mostrarne le somiglianze, le differenze, le gare, i contrapposti e gl’intrecci reciproci, converrebbe descrivere l’origine e generazione loro. Ma questa ricerca eccedendo i termini prefissi al mio tema, mi contento di avvertire generalmente che le fazioni d’oggi si collegano in parte per successione storica, in parte per semplice parentezza di dottrine, con quelle dei tempi andati e risalgono di mano in mano sino

V. Gioberti, Del rinnovamento civile d’Italia - i. 13