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cosmopolitia non può fare effetti permanevoli, essendo contro natura; e produrrebbe effetti pessimi se riuscisse, spegnendo le proprietá diverse delle popolazioni e operando che ciascuna di esse, perduto il suo volto originale, divenga una maschera contraffatta e ridicola.

Il vero su questo capo, come su tutti gli altri, consiste nel mezzo, cioè nell’armonia dialettica degli estremi. L’unione e la distinzione sono egualmente naturali, come la confusione e la separazione contrariano alla natura. Una certa conformitá tra le varie genti culte è ragionevole e necessaria, e non che contrastare alla spontaneitá loro ne è anzi l’effetto, cooperando a produrla, oltre la vicinitá o la pratica, le somiglianze medesime e la medesimezza sostanziale della cultura. Ma appunto per questo ella non può né dee annullare le varietá od ostare al libero esercizio delle potenze proprie di ciascheduno. La natura stabilisce i confini territoriali e politici delle nazioni colla diversitá dei luoghi, l’opposizione dei siti, la partitura dei monti, la varietá delle lingue, delle schiatte, delle complessioni; le quali differenze vengono poi ribadite dalle instituzioni, dalle usanze e dalle memorie. D’altra parte siccome cotali dissimilitudini non tolgono l’unitá della natura e della specie umana né quella del globo terrestre, cosí i confini, che sono la definizione di uno Stato, non impediscono la continuitá e l’unitá sociale; il limite arguendo di necessitá l’intervallo e il discreto importando il continuo, giusta il dettato dei pitagorici. E però i romani finsero che il dio Termine recedesse di mano in mano col fiorire e ampliarsi della cultura, e se lo rappresentavano a guisa di un fine che, per dir cosí, non finiva ma discorreva passo passo e si allontanava continuamente. Per determinare adunque il modo dialettico di comporre l’indipendenza coll’unione dei popoli, bisogna rinvenire un mezzo termine che operi l’accordo dei due contrari. Questo termine l’abbiamo giá menzionato, ed è la nazionalitá di ciascuno di quelli; la quale, avendo relazione all’intrinseco e all’estrinseco insieme, armonizza i due oppositi e segna il modo che dee tenere, lo scopo che si dee proporre e il punto in cui dee fermarsi la mutua congiunzione dei popoli. Ogni azione