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disama e non cura il povero è come il figliuolo che batte gli autori dei suoi giorni, e le classi incorrono nella stessa pena degl’individui. Forse il presagio non comincia a verificarsi? Borghese ricco e superbo, ricòrdati la divina minaccia: pensa che il tuo padre è il popolo umile e faticante; tua madre, l’abbietta e dispregiata plebe.

Il fatto poi è divenuto ai dí nostri un bisogno civile. In tutti i tempi il tapino e lo sventurato desiderarono compenso e rimedio alle loro miserie, ma di rado in addietro pensavano a cercarlo nel rifacimento dei pubblici ordini; dove che oggi nei paesi piú culti la moltitudine non solo ha una coscienza piú viva del suo mal essere, ma è persuasa che tocchi alla societá il medicarlo. Sicché le rivoluzioni odierne non sono pure politiche come per lo innanzi, ma hanno uno scopo economico, e pel fomite che le suscita sono le piú reali di tutte. Laddove le rivoluzioni politiche vengono prodotte e governate da astrazioni o concetti schiettamente razionali, quelle dell’altra specie si radicano in un fatto vivace, sensibile, palpabile, qual si è l’infelicitá della plebe e il suo bisogno di redenzione. E hanno questo carattere per due ragioni principali. L’una, che la civiltá mediante la stampa e i giornali è penetrata nel popolo quanto è necessario ad accrescere il sentimento de’ suoi mali e il desiderio di riscattarsene. L’economia pubblica nata di fresco, movendo gl’ingegni a meditare sulla piú acconcia partizione delle ricchezze, fece agli uni scoprire la piaga, indusse altri a cercare i rimedi talvolta con zelo piú generoso che cauto; onde nacquero certe dottrine, che entrate nella moltitudine ci fecero quell’effetto che farebbe una pioggia di razzi caduta in una polveriera. L’altra causa è il corso e il naturale esplicamento delle idee cristiane. Imperocché l’evangelio fu non giá l’inventore ma il perfezionatore e l’interprete di un’economia nuova, e insegnolla come un debito privato di misericordia anzi che pubblico di giustizia. Ma siccome ogni idea morale e religiosa tende a pigliar corpo nel consorzio civile, e questo non è in sostanza che la propaggine dell’individuo e l’ampliamento della famiglia, cosí ciò che era privato, individuale, domestico nelle origini del cristianesimo, tende in