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32 storia della decadenza

contro l’autorità è la persona d’Eugenio, cedè indi ad alcuni motivi segreti d’interesse e di coscienza, per cui abbandonò all’impensata la fazion popolare. Ritiratosi da Basilea a Ferrara, intervenne nelle discussioni che agitarono i Greci e i Latini, ed entrambe le nazioni furono costrette ad ammirare la saggezza de’ suoi argomenti e la profondità della sua teologica erudizione1. Vedemmo nell’ambasciata d’Ungheria quai fossero i funesti effetti degli eloquenti sofismi di questo Prelato; ma ne cadde ancor prima vittima, morto nella sconfitta di Warna, mentre accoppiava gli uffizj del Sacerdozio a quei della guerra. Le circostanze della sua morte vengono narrate in varie guise; ma l’opinion generale è che l’oro di cui andava carico, oltre al ritardarne la fuga, seducesse la barbara rapacità di alcuni fuggitivi Cristiani.

Da oscura origine, o almeno dubbiosa, Uniade si era innalzato per merito al comando degli eserciti dell’Ungheria. Valacco erane il padre, greca la madre; ed è possibile che la sua stirpe, ignota, derivasse dagli Imperatori di Costantinopoli. Le pretensioni de’ Valacchi e il soprannome di Corvino, venutogli dal luogo ove nacque, potrebbero anche somministrare pretesti per attribuirgli qualche consanguinità co’ patrizj dell’antica Roma2. Giovane ei fece

  1. Syropulo fa un elogio ben generoso de’ meriti del suo nemico (p. 117): τοιαυτα τινα ειπεν ο Ιουλιανος, πεπλατυσμε ως αγαν και λογικως, και μετ’ επιστημης και δεινοτητος Ρητορικης, disse Giuliano alcune cose molto ampiamente e logicamente, e con sapiente e vigorosa rettorica.
  2. V. Bonfinius (Déc. III, l. IV. p. 423). Come mai gli