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(*) (Nota alla pag. 142): Il diritto de’ rei ecclesiastici, e particolarmente de’ Vescovi condannati, d’appellare a’ Papi, ed il potere di questi di mutare, o annullare le sentenze, date dai Concilj rispettivi, in materia di delitti, di deposizione, o di giurisdizione, non avuti ne’ primi secoli del cristianesimo, e indi contrastati sempre con grande vigore, specialmente dalla Chiesa affricana (vedi i Concilj nazionali e provinciali di questa Chiesa, e le lettere da essi scritte a’ Papi nel quarto e quinto secolo in Labbe, Sacrorum Conciliorum Nova et amplissima Collectio etc., edizione Venezia) furono proposti nel Concilio provinciale, o nazionale di Sardica l’anno 347, essendo presidente Osio, favoritore de’ Papi, e Vescovo di Cordova, di cui abbiamo descritto la condotta ed il carattere (vedi la nostra Nota (*) T. 12, p. 8); e cotale proposizione fu approvata da quel Concilio. Ma il diritto, ed il potere suddetti acquistarono forza maggiore e consuetudine generale nei paesi occidentali, dopo la promulgazione delle famose Lettere decretali, falsificate da Isidoro, e la loro accettazione dalla Chiesa occidentale, come vere ed autentiche, cioè nei secoli nono e decimo. Aggiungiamo qui, alle cose dette nella nostra Nota nel tomo nono pagina 307, le prove di retta critica della falsità delle suddette Lettere decretali di circa cinquanta Papi da Clemente succeduto a S. Pietro, fino a S. Silvestro, ed anche a Siricio che fu fatto Papa verso la fine del secolo quarto.

I. Perchè non sono scritte colla bella lingua latina di quei primi secoli.

II. Perchè il loro stile è lo stesso, segno che furono scritte da una stessa persona, e non da cinquanta differenti Papi, come il falsificatore ha voluto far credere.

III. Perchè in queste Lettere si citano sempre i passi della traduzione latina delle Sacre Scritture, nomata la Volgata, fatta da S. Gerolamo intorno la fine del quarto secolo, segno che quelle lettere furono scritte dopo. S. Gerolamo morì l’anno 420.

IV. Perchè S. Gerolamo stesso, che compose un trattato delle Vite e degli Scritti degli Autori ecclesiastici che lo ave-