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bus haereticis anathema, qui praedicaverunt et praedicant, et docent, et docturi sunt unam voluntatem, ut unam operationem in dispensatione Domini nostri Jesu Christi Dei nostri anathema. Actio 18. Labbe, T. II, pag. 655. Duas igitur in eo (Christo) naturales voluntates, et duas naturales operationes communiter, atque indivise procedentes praedicamus; superfluas autem vocum novitates, et harum adinventores procul ab ecclesiasticis septis abjicimus, idest Theodorum Faranitanum, Sergium et Paulum, Pyrrum simul et Petrum, qui Costantinopoleos praesulatum tenuerunt, insuper et Cyprum, qui Alexandrinorum sacerdotium gessit, et cum eis Honorium qui fuit Romae praesul, utpote qui eos in his, seculus est. Actio 18. Labbe, Tom. II, pag. 658.

Chi poi bramasse vedere la continuazione delle controversie fra Cristiani-cattolici e Cristiani-ariani e semi-ariani, ed altri, de’ quali rimangono ancora alcune popolazioni in alcuni Stati sì d’Asia che d’Europa, legga i dotti Storici Tillemont, o Fleury, Moseim, o Du Pin, giacchè bisogna persuadersi che, essendo in tutti i secoli dall’epoca di Cristo, la Storia ecclesiastica più o meno intimamente legata alla civile e politica, e bene spesso qual principale agente, non si può saper bene quest’ultima, e in modo filosofico, cioè col discuoprimento delle cagioni e dei mezzi, e colla considerazione degli effetti, se non si sappia la prima. Questa verità dalla grand’Opera di Gibbon, ed anche dai nostri Commenti illustrativi, posta in luce, dovrebbe apprezzarsi da tutte le colte persone e letterate, le quali generalmente poco o nulla si curano dello studio della Storia ecclesiastica (che formò il fondamento del sapere Storico, morale e politico pei più grandi uomini dell’Era nostra) riguardandola come un soggetto da preti e da frati, o da uomini di poco conto, amanti di notizie e cognizioni poco importanti, mentre al contrario lo è da filosofi profondi, ricercatori dello stato, e delle variazioni e modificazioni della teologia, della filosofia e della morale degli uomini, nelle regioni d’Europa, ed in quelle non lontane d’Asia, cominciando dai Caldei, dagli Egizj, e da Platone fino a’ nostri giorni. (Nota di N.N.)