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324 | storia della decadenza |
case e delle torri che la guerra civile atterrava, costringeva continuamente i cittadini a procacciarsi dai monumenti dell’Antichità i materiali per novelli edifizj di distruzione.
Ognuna delle precedenti osservazioni può venire applicata all’anfiteatro di Tito che ha preso il nome di Colosseonota, sia a motivo della sua estensione, sia a motivo della statua colossale di Nerone; e che forse sarebbe durato in eterno, se non avesse avuti altri nemici fuor del tempo e della natura; gli Antiquarj che hanno calcolato il numero degli spettatori, propendono a credere che al di sopra dell’ultima gradinata di pietra vi fossero logge di legno a diversi piani, consumate per più riprese dal fuoco, e dagl’Imperatori riedificate. Quanto eravi di prezioso, di portatile, o di profano, le statue degli
- ↑ Il marchese Maffei, nella quarta parte della sua Verona illustrata, parla degli anfiteatri e specialmente di quelli di Roma e Verona, delle loro dimensioni, e logge di legno, ec. Sembra che, per riguardo alla sua estensione, l’anfiteatro di Tito abbia ottenuto il nome di Colosseo, o Culiseo, perchè eguale denominazione fu data all’anfiteatro di Capua, che non possedea una statua colossale; oltrechè la statua di Nerone era stata collocata nel cortile (in atrio) del suo palagio, non nel Colosseo (p. IV, l. I, c. 4, p. 15-19).
(Carmina latina, lib. II, epist. Paulo Annibalensi, XII, p. 97, 98).
Nec te parva manet servatis fama ruinis
Quanta quod integrae fuit olim gloria Romae
Reliquiae testantur adhuc; quas longior aetas
Frangere non valuit, non vis aut ira cruenti
Hostis, ab egregiis franguntur civibus heu! heu!
Quod ille nequivit (Hannibal)
Perficit hic aries.