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storia della decadenza |
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bile ai Turchi. Ivi largheggiò il Legato d’un tesoro inesausto d’indulgenze e di perdoni; laonde molta mano di guerrieri alemanni e francesi essendosi arrolati sotto la sacra bandiera, nuovi confederati dell’Europa e dell’Asia rendettero, o fecero parere alquanto più formidabile la Crociata. Un fuggiasco despota della Servia esagerò le strettezze e il guerriero ardore de’ Cristiani che abitavano l’opposta riva del Danubio; „questi avevano, al dir di lui, risoluto di difendere la propria religione e la propria libertà. L’Imperatore greco1 con un coraggio ignoto ai suoi maggiori, assumendosi di custodire il Bosforo, promettea uscire di Costantinopoli a capo delle sue truppe e mercenarie e native. Intanto il Sultano di Caramania2 mandava avviso della ritirata di Amurat che affari più incalzanti chiamavano nella Natolia; e se le flotte occidentali avessero potuto nel tempo medesimo occupare lo stretto dell’Ellesponto, la Monarchia ottomana sarebbesi veduta inevitabilmente smembrata e distrutta. Il Cielo e la terra dovevano senza dubbio arridere ad un’impresa che avea per iscopo la distruzione de’ miscredenti„; nè il Cardinal Legato si stette dal divulgare in termini
- ↑ Gli Storici greci, Franza, Calcocondila e Duca, non ci dimostrano il loro Principe come personaggio molto operoso in questa Crociata. Sembra che dopo esserne stato instigatore, l’abbia indi impacciata colla sua pusillanimità.
- ↑ Cantemiro attribuisce al Caramano l’onore del divisamento citando una lettera incalzante che scrisse al Re d’Ungheria. Ma le Potenze maomettane son di rado istrutte degli affari della Cristianità, e la situazione de’ Cavalieri di Rodi e la loro corrispondenza danno a credere che essi abbiano avuto parte a questo disegno del Sultano di Caramania.