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dell'impero romano cap. lxx. |
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ter più sopportare lo scandalo della sua lontananza e i disastri che ne derivavano, nè nascondeano che, quando egli si fosse ostinato a rimanere sulle sponde del Rodano, si sarebbero veduti alla necessità di richiamare in vigore e sostenere l’antico loro diritto di elezione. Già era stato chiesto all’Abate di Monte Cassino che godea tanta rinomanza e presso il popolo e presso il Clero, se avrebbe accettata la tiara1; e il venerabile Ecclesiastico2, aveva risposto: „Son cittadino di Roma, e il mio primo dovere è quello di obbedire alla voce del mio paese„3.
- ↑ La prima Corona, o regnum (Ducange, Gloss. lat., t. V, p. 702), che vedesi far comparsa sulla mitra de’ Papi, significa la donazione di Costantino, o di Clodoveo. Bonifazio VIII vi aggiunse la seconda per dare a divedere che i Pontefici, oltre al regno spirituale, un regno temporale possedono. I tre Stati della Chiesa vengono rappresentati dalla triplice Corona che adottarono Giovanni XXII, o Benedetto XII (Mém. sur Pétr. t. I, p. 258, 259).
- ↑ Il Baluzio (Not. ad pap. Avenion., t. I, p. 1194, 1195) cita diverse testimonianze intorno alle minacce degli ambasciatori romani e alla rassegnazione dell’Abate di Monte Cassino, qui ultro se offerens, respondit se civem romanum esse, et illud velle quod ipsi vellent.
- ↑ Possono leggersi, nelle Vite di Urbano V, e di Gregorio XI, Baluzio, (Vit. pap. Avenion., t. I, p. 363-486), Muratori, (Script. rer. ital., t. III, part. I, pag. 613-712) il ritorno de’ Papi a Roma, e l’accoglienza che dal popolo ricevettero. Nelle dispute dello scisma vennero esaminate severamente, benchè con parzialità, tutte le circostanze; soprattutto allor quando accadde la grande verificazione che decise sull’obbedienza della Castiglia, verificazione alla quale il Baluzio, seguendo un manoscritto della Biblioteca di Harlay, rimanda sì di frequente i proprj leggitori nelle sue note, p. 1281, etc.