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186 | storia della decadenza |
i primi Principi cristiani, la cattedra di S. Pietro veniva disputata dalla venalità e dalla violenza che vanno unite ad una elezione popolare. Il sangue contaminava i Santuarj di Roma, e dal dodicesimo al tredicesimo secolo venne da frequenti scismi turbata la Chiesa. Fintantochè il Magistrato civile pronunziò inappellabilmente su queste dissensioni, il disordine fu passeggiero e locale; fossero giudici del merito il favore, o l’equità, l’emulo escluso non potea impedire, o tardare il trionfo del suo rivale. Ma poichè gl’Imperatori ebbero perdute le antiche loro prerogative, poichè ebbe preso fondamento la massima che il Vicario di Gesù Cristo non può essere chiamato in giudizio da alcun Tribunale della terra, a ciascuna vacanza della Santa Sede, la Cristianità correa rischio di vedersi dilacerata dallo scisma e dalla guerra. Le pretensioni de’ Cardinali e del Clero inferiore, de’ Nobili e del popolo, vaghe erano e soggette a litigi; la libertà delle elezioni spariva per le sommosse di una città che non co-
pidità, sono veri pur troppo, ma null’altro proveranno se non se i Papi, ed i preti in generale, essendo uomini, furono talvolta presi, come gli altri, da ambizione, da avidità, e da altre passioni, e quindi alcune volte i partiti loro, pel grande loro potere su gli animi, furono terribili; l’espressione figurata la vigna del Signore, onde l’Autore disegna la Chiesa, non era da usarsi, perchè i teologi dicono che la Chiesa è il corpo mistico, cioè misterioso di Cristo, nel quale veramente non devono essere le cose anzidette, avendo egli detto a’ suoi seguaci pacem relinquo vobis, pacem meam do vobis; ma pur troppo la Storia ecclesiastica e civile è piena di fatti, che mostrano avere i Cristiani spesse volte dimenticato quelle parole. (Nota di N. N.)