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ma1; il quale travolgimento di cose non potè farsi senza violenza e saccheggio, senza che si spargesse gran sangue, e atterrate venissero molte case. La fazione vittoriosa arricchì delle spoglie del Clero e dei Nobili della parte contraria. Arnaldo da Brescia ebbe tempo per godere, o deplorare gli effetti della sua impresa, perchè il regno di lui durò fra il 1144 e il 1154, nel quale intervallo di dieci anni, due Pontefici, Innocenzo II e Anastasio IV, or tremavano nel Vaticano, or vagavano esuli per le città de’ dintorni. Un Pontefice più intrepido e più felice, salì finalmente il trono di S. Pietro, e in questi Adriano IV2, il solo Inglese che abbia portata la tiara, e che da starsi nel monastero di S. Albano, per solo merito s’innalzò dallo stato di frate, e quasi di mendicante, alla cattedra pontificale. Egli diede idea di sè stesso fin dal momento del primo insulto fatto alla sua dignità: essendo stato ucciso, o ferito lungo la strada un Cardinale, lanciò anatema contro il popolo romano: da Natale a Pasqua la città fu priva de’ conforti del culto religioso. I Romani che aveano disprezzato il loro Principe temporale, si sottomisero con dolore e spavento alle censure del loro Padre spirituale, espiando le commesse colpe col pentimen-

  1. V. Baronio (A. D. 1148, n. 38, 39) che ha seguito il manoscritto del Vaticano: egli inveisce violentemente contro Arnaldo (A. D. 1141, n. 3), cui pure dà colpa delle eresie politiche che a quei giorni dominavano nella Francia, e gli effetti delle quali il ferivano.
  2. I leggitori inglesi possono consultare la Biografia Britannica, articolo Adriano IV; ma i nostri autori nazionali nulla hanno aggiunto alla fama, o al merito del loro concittadino.