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educazione per le figlie de’ Nobili, ma divenuta a poco a poco una libera e fiorente città, ove i Commissarj dell’Imperatore giudicavano talvolta le appellazioni de’ Milanesi1. Precursore di Zuinglio in un secolo men maturo alla riforma che quello di Zuinglio non l’era, fu nondimeno accolto con applausi da questo popolo valoroso ed ingenuo, il quale mantenne per lungo tempo nelle proprie opinioni il colorito che da Arnaldo avean ricevuto; il Vescovo di Costanza ed anche il Legato del Pontefice, sedotti o dal merito, o dalle sagaci arti di Arnaldo, giunsero a dimenticare a favor d’esso gli interessi del loro padrone e del proprio Ordine. Ma le violente esortazioni di S. Bernardo2 avendo final-

    censis, in caratteri romani (d’Anville, Notice de l’ancienne Gaule, p. 642-644); ma la Città e il Cantone mancavano di prove per arrogarsi ed appropiarsi in privilegio i nomi di Tigurum e di Pagus Tigurinus.

  1. Il Guilliman nella sua Opera De rebus helveticis (l. III, cap. 5, pag. 106) ci dà conto della donazione fatta nell’anno 833 dall’Imperatore Lodovico il Pio alla badessa Ildegarda sua figlia. Curtim nostram Turegum in ducatu Alemanniae in pago Durgaugensi, unitamente ai villaggi, ai boschi, ai prati, alle acque, ai censi, alle chiese. ec. ... tutte le quali cose formavano un magnifico donativo. Carlo il Calvo concedè a Zurigo il Jus monetae; la città venne cinta di mura sotto Ottone I, e gli Antiquarj di questo paese ripetono con piacere quel verso del Vescovo di Freysingen.

    Nobile Turegum multarum copia rerum.

  2. V. S. Bernardo (Epist. 195, 196, t. I, p. 187-190). In mezzo alle sue invettive, il Santo si lasciò sfuggire una confessione importante, qui, utinam tam sanae esset doctrinae, quam districtae est vitae. Afferma inoltre che Arnaldo sarebbe stato per la Chiesa un acquisto prezioso.