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50 storia della decadenza

meta i confederati il loro corso indirissero. Ma un colpo di vento, e l’impazienza de’ naviganti, li spinsero verso levante, in tanta vicinanza della spiaggia e della città, che quelli dei baluardi e quelli dele navi con gittate di sassi e dardi scambievolmente si salutarono. In questo passaggio, l’armata contemplò con ammirazione la capitale dell’Oriente che ergendosi sulla cima de’ sette suoi colli, e dominando i continenti dell’Asia e dell’Europa, piuttosto la capitale sembrava dell’Universo. Indorate le cupole de’ palagi e delle Chiese dai raggi del Sole, questi erano ripercossi dalla superficie dell’acque. Il brulichio dei soldati e degli abitanti affoltatisi sulle mura sorprese gli sguardi de’ naviganti spettatori che la codardia di quella gente ignoravano; onde un subitaneo terrore invase i petti d’ogni Crociato in pensando che a memoria d’uomini una tanto pericolosa impresa da una sì picciola mano di combattenti non erasi mai tentata. Ma il momentaneo scoraggiamento dissiparono la speranza e la consuetudine del valore; per lo che „ciascuno, narra il Maresciallo della Sciampagna, fisò il guardo alla spada, o alla lancia, di cui fra poco avrebbe fatto un uso tanto glorioso„1. Innanzi al sobborgo di Calcedonia i Latini il navilio fermarono. Rimasti soli entro le navi i marinai, e sbarcati senza ostacolo i soldati e l’armi, il saccheggio di un palagio imperiale, offerse anticipate ai Baroni le delizie del buon successo cui aspiravano.

  1. Et Sachiez que il ne ot si hardi cui le cuer ne fremist (c. 67)... Chascuns regardoit ses armes... que par tems en arunt mestier (c. 68). Tale è l’ingenuità caratteristica del vero coraggio.