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[A. D. 1377-1429] il grande scisma di Occidente, durante oltre un mezzo secolo, moltiplicò. Ne’ violenti loro litigi, i Pontefici di Roma e di Avignone pubblicavano scambievolmente i vizj del loro rivale, e intantochè il precario stato loro inviliva l’autorità, allentava il freno della disciplina, i lor bisogni e le loro vessazioni aumentava. A guarire i mali della Chiesa e a rialzarne la dignità, vennero tenuti successivamente i Sinodi di Pisa e di [A. D. 1414-1418] Costanza1, le quali grandi Assemblee, sentendo la propria forza, deliberarono restituire alla cristiana Aristocrazia i suoi privilegi. Laonde i Padri di Costanza, pronunciata una personale sentenza contra due Pontefici cui non vollero riconoscere, rimossero, con una nuova sentenza, quel medesimo, che aveano chiarito loro Sovrano. Proceduti indi a limitare l’autorità del Pontefice, non si separarono prima di aver sottomesso il Capo della Chiesa alla supremazia di un Concilio generale. Venne sancito che a fine di riformare e mantenere la Chiesa, si convocherebbero regolarmente queste Assemblee ad un tempo prefisso, e che ciascun Sinodo prima di sciogliersi, additerebbe il tempo e il luogo dell’adunata futura. [A. D. 1431-1443] Non riuscì difficile alla Corte romana lo scansarsi dal convocare il Concilio di Siena, ma la vigorosa fermezza del Concilio di Basilea2, non fu per poco fatale

  1. Il sig. Lenfant, protestante dotto e giudizioso, ne ha offerta una Storia de’ Concilj di Pisa, Costanza e Basilea, in sei volumi in 4.; ma l’ultima parte, composta in fretta, non descrive compiutamente che le turbolenze della Boemia.
  2. Gli atti originali, ossia le minute del Concilio di Basilea, formano dodici volumi in folio, che tuttavia si con-