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dell'impero romano cap. lxvi. 437

credono il primo popolo dell’Occidente, ma tale insensata vanità è stata di recente umiliata dal sinistro esito della loro guerra contro gli Inglesi, abitatori dell’isola della Brettagna. 3. La Brettagna di rincontro alle coste di Fiandra, in mezzo all’Oceano, può considerarsi come una o tre isole congiunte per uniformità di costumi e di lingua sotto uno stesso Governo. La sua circonferenza è di cinquemila stadj; coperto il paese di un gran numero di città e di villaggi, produce poche frutta, e privo di viti, abbonda di orzo, di frumento, di mele e di lana. Vi si fabbricano da quegli abitanti molti tessuti di panni e di drappi. Londra1 capitale, per lusso, ricchezza e popolazioni, vince tutte le altre città di Occidente. È situata sul Tamigi, fiume largo e rapido, che dopo trenta miglia sbocca nel mar della Gallia. Il flusso e il riflusso offrono ogni dì ai navigli di commercio la facilità di entrare in quel porto, e di uscirne senza pericolo. Il Re è Capo di una possente e torbida aristocrazia. I primarj vassalli possedono i loro feudi

    do, che ai Frati di S. Dionigi, i quali inserirono nelle loro Cronache di Francia le favole dell’Arcivescovo Turpino.

  1. Δονδινη .... δε τε πτολιε δυναμει τε προεχουσα των εν τη νητω ταυτη πολεων, ογβω τε και τη αλλη ευδαιμονια των προς εσπεραν λειπομενη, Londra.... città che per potenza avanza tutte le altre città dell’isola, e in ricchezza e in ogni genere di prosperità si lascia indietro quante ve n’ha in Occidente. Ne’ tempi di Fitz-Stephen, ossia nel secolo dodicesimo, sembra che Londra per ricchezza e grandezza abbia goduto di una tal primazia; primazia ch’ella ha conservata di poi col crescere in estensione progressivamente, e proporzionatamente agli aumenti per cui le altre capitali dell’Europa abbellivansi.