436 |
storia della decadenza |
|
Colonia, Amburgo, e più di dugento città libere, formano altrettante Repubbliche confederate, rette da leggi giuste e sagge, e conformi all’interesse e alla volontà generale. I duelli, o singolari certami a piedi, vi sono in grande uso così in tempo di pace come di guerra. Eccellenti in tutte l’arti meccaniche i Germani, dobbiamo alla loro industria il trovato della polvere e de’ cannoni, conosciuti oggidì dalla maggior parte de’ popoli. 2. Il regno di Francia si estende all’incirca quindici, o venti giorni di cammino dall’Alemagna alla Spagna, e dalle Alpi sino al mare che separa la Francia dall’Inghilterra. Vi si trova grande copia di fiorenti città. Parigi, residenza dei Re, supera tutte le altre città in lusso e ricchezze. Molta mano di Principi e Signori si conducono alternativamente al palagio del Monarca, e lo riconoscono per loro Sovrano. I più potenti sono i Duchi di Brettagna e di Borgogna; il secondo di questi possede le ricche province della Fiandra, i cui porti veggonsi frequentati dai nostri trafficanti e da quelli de’ più remoti paesi. La Nazione francese è antica ed opulenta; la sua lingua e le sue costumanze, benchè con qualche differenza, non si allontanano del tutto da quelle degl’Italiani. La dignità imperiale di Carlomagno, le vittorie riportate dai Francesi sui Saracini, le imprese de’ loro eroi Olivieri ed Orlando1 li fanno tanto superbi, che si
- ↑ Nel secolo decimoquarto veniva tradotta in prosa francese la maggior parte de’ vecchi romanzi che divennero la lettura favorita de’ cavalieri e delle dame della Corte di Carlo VI; e si può meglio perdonare ad un Greco l’aver credute vere, se credè vere, le imprese di Olivieri e di Orlan-