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dell'impero romano cap. lxv. 349

ramo di Timur, almeno per parte di donne1, si congiunge al ceppo imperiale2. Egli ebbe vita nel villaggio di Sebsar, posto quaranta miglia ad ostro di Samarcanda, e parte del fertile territorio di Cas, antico dominio de’ suoi maggiori; e comandava un Toman di diecimila uomini a cavallo3. Il caso lo fe’ nascere4 in uno di que’ momenti di anarchia, che annunziano la caduta delle dinastie asiatiche, ed offrono novelli campi all’ardimentosa ambizione. Estinta essendo la famiglia de’ Kan di Zagatai, gli

  1. Dopo avere raccontate alcune ridicole favole, Arabshà è costretto a riconoscere Timur-Lenc, siccome un discendente di Gengis per mulieres, aggiugnendo con mal umore laqueos Satanae (part. I, c. 1, p. 25). La testimonianza di Abulgazi-kan (part. 2, c. 5; part. 5, c. 4) è chiara, irrefragabile e decisiva.
  2. Giusta una genealogia, il quarto antenato in linea ascendente di Gengis e il nono di Timur erano due fratelli; i quali convennero che la posterità del primogenito succederebbe alla dignità di Kan, e che i discendenti del più giovine sosterrebbero le cariche di ministri e di generali; tradizione che servì almeno a giustificare le prime imprese dell’ambizioso Timur (Instituzioni, p. 24-25, compilate dai fragmenti manoscritti della Storia di Timur).
  3. V. la Prefazione di Serefeddino e la Geografia di Abulfeda (Chorasmiae ec., Descriptio, pag. 60, 61) nel secondo volume di Hudson.
  4. V. al proposito della nascita di Timur e dell’avviso che intorno ad essi portarono gli Astrologi, il Dottor Hyde (Synt. Dissert., t. II, pag. 466). Nacque l’anno di Grazia 1336, 9 aprile, 11°, 57’, P. M. lat. 36. Non so se abbiano avverata al giusto la grande congiunzion de’ pianeti, da cui Timur, come altri conquistatori, hanno tratto il soprannome di Shach-Keran, o Padrone delle Congiunzioni (Bibl. orient. pag. 878).